martedì 1 maggio 2007

Ayrton Senna (21 marzo 1960-1 maggio 1994)


Il mio nome è Ayrton e faccio il pilota
e corro veloce per la mia strada
anche se non è più la stessa strada
anche se non è più la stessa cosa
anche se qui non ci sono piloti
anche se qui non ci sono bandiere
anche se qui non ci sono sigarette e birra
che pagano per continuare
per continuare poi che cosa
per sponsorizzare in realtà che cosa

E come uomo io ci ho messo degli anni
a capire che la colpa era anche mia
a capire che ero stato un poco anch'io
e ho capito che era tutto finto
ho capito che un vincitore vale quanto un vinto
ho capito che la gente amava me
potevo fare qualcosa
dovevo cambiare qualche cosa

E ho deciso una notte di maggio
in una terra di sognatori
ho deciso che toccava forse a me
e ho capito che Dio mi aveva dato
il potere di far tornare indietro il mondo
rimbalzando nella curva insieme a me
mi ha detto "chiudi gli occhi e riposa"
e io ho chiuso gli occhi

Il mio nome è Ayrton e faccio il pilota
e corro veloce per la mia strada
anche se non è più la stessa strada
anche se non è più la stessa cosa
anche se qui non ci sono i piloti
anche se qui non ci sono bandiere
anche se forse non è servito a niente
tanto il circo cambierà città
tu mi hai detto "chiudi gli occhi e riposa"
e io adesso chiudo gli occhi...

13 anni dopo, il tuo ricordo è ancora vivo in me.. È grazie a te se mi sono appassionato alla Formula 1, e ancora non mi dò pace pensando che il (probabile) colpevole della tua morte, Patrick Head, è stato prosciolto perché il reato è caduto in prescrizione.. Forse non potremo mai sapere cosa accadde realmente in quella maledetta domenica, quando la tua Williams uscì di pista alla curva "Tamburello" del circuito di Imola, schiantandosi a oltre 250 km/h contro il muretto e proiettando una scheggia di carbonio nel tuo casco, uccidendoti.. Ma quello che sei stato, come pilota e come uomo, niente e nessuno potrà mai cancellarlo..

Ciao, grande Ayrton!